Il rischio alluvione sta diventando molto alto e i danni provocati sono sempre più ingenti. Il problema è comune per tutto il territorio europeo, ma in Italia è ancora più preoccupante a causa della configurazione territoriale e per le condizioni non sempre ottimali delle infrastrutture.
L’argomento è molto ampio perché gli effetti causati dal cambiamento climatico sul territorio, e in special modo su quello italiano, sono molteplici; in questo articolo esamineremo solo alcune situazioni valutandone anche gli effetti.
Che cos’è il rischio alluvione e come si valuta?
Il rischio alluvione è la probabilità che un’area sia soggetta a inondazioni in seguito a precipitazioni intense o all’innalzamento dei livelli dei fiumi. Le inondazioni possono causare danni significativi alle persone, alle proprietà e all’ambiente.
Per valute il rischio alluvione di una data area è necessario raccogliere ed analizzare dati relativi all’idrologia dell’area stessa e alla vulnerabilità delle sue infrastrutture per valutarne i possibili danni da allagamento. È anche importante capire quali misure di prevenzione e mitigazione sono già in atto e quali sono le risorse a disposizione dell’area per far fronte all’evento. Ad esempio, un aspetto da valutare e la presenza di paratie antiallagamento negli edifici più a rischio o che necessitano di una tutela particolare.
Al giorno d’oggi le aree a rischio alluvione sono aumentate rispetto agli anni precedenti. Molti torrenti e canali considerati “innocui”, oggi sono in grado di riversare una grande quantità d’acqua sul suolo in poco tempo. La causa è da ritrovare principalmente nelle sempre più frequenti precipitazioni intense, che rendono pericolosi anche reti fognarie e canali di scolo. In questi frangenti le strade si trasformano in veri e propri torrenti a ridosso delle abitazioni.
Possiamo affermare che oggi le aree a rischio sono aumentate rispetto agli anni precedenti, molti torrenti e canali che in passato non hanno mai minacciato le costruzioni e i terreni vicini, oggi non sono grado di contenere la grande quantità d’acqua che viene riversata sul suolo in poco tempo da questo genere di precipitazioni intense e lo stesso può essere detto per le reti fognarie e i canali di scolo. In questi frangenti le strade si trasformano in veri e propri torrenti a ridosso delle abitazioni.
Anche le aree costiere oggi sono sottoposte a rischi maggiori a causa dell’innalzamento del livello del mare e della maggiore forza con cui le mareggiate riescono a spingersi all’interno.
Quali sono le diverse tipologie di allagamento?
Gli eventi precedentemente descritti danno vita ad allagamenti di tipologia diversa. In alcuni casi l’acqua può salire lentamente mentre in altri, causati per esempio dall’esondazione di un corso d’acqua o dalla rottura della rete fognaria, il livello cresce molto velocemente. Un altro aspetto da considerare, sempre in rapporto alla natura dell’allagamento, è il movimento dell’acqua. L’innalzamento del livello, lento o veloce, può essere senza onde mentre in altri casi può verificarsi con onde dotate di una notevole energia, difficile da assorbire e contenere.
- Allagamento improvviso: Questo tipo di allagamento si verifica a causa di pioggia forte, inondazioni di fiumi o smottamenti di terra che causano la rottura di argini o dighe. In questi casi l’innalzamento dell’acqua è veloce e trasporta una grande quantità di detriti.
- Allagamento costiero: Si verifica a causa dell’innalzamento del livello del mare e delle maree, in particolare durante tempeste o uragani. Oltre all’aumento del livello dell’acqua questo genere di fenomeno preoccupa per la forza con cui le onde si abbattono sugli edifici.
- Allagamento da sommersione: Si verifica quando l’acqua penetra in un’area come una cantina o un seminterrato portando, nei casi peggiori, all’allagamento completo dei locali.
- Allagamento di pianura: Si verifica a causa dell’accumulo di acqua in un’area pianeggiante che non è in grado di drenare correttamente l’acqua in eccesso. Il livello dell’acqua sale lentamente ma permane per molto tempo.
- Allagamento urbano: Si verifica a causa delle infrastrutture urbane come strade e i sistemi fognari che non sono in grado di gestire il flusso di acqua in eccesso durante forti piogge. L’acqua fognaria rappresenta una grave minaccia per la salute in quanto contiene batteri e virus nocivi, parassiti, tossine chimiche e può causare la proliferazione di muffe e funghi.
Quali danni può causare un allagamento?
Anche un allagamento di pochi centimetri può causare danni significativi ad una proprietà, sia privata che commerciale. In rapporto alla velocità con la quale le acque si ritirano e ai tempi di bonifica, i danni arrecati possono anche essere irreversibili. I danni causati da un allagamento possono essere dei seguenti tipi:
- Danni alle strutture: L’acqua può penetrare nei muri, nei pavimenti e nei soffitti causando muffa e la deformazione delle strutture.
- Danni ai sistemi elettrici: L’acqua può danneggiare i circuiti elettrici e causare cortocircuiti, pericolosi per la sicurezza.
- Danni ai mobili: I mobili possono deformarsi o marcire a causa dell’acqua, rendendoli inutilizzabili.
- Danni ai tessuti: I tessuti come tappeti, tende e imbottiture possono deformarsi o marcire a causa dell’acqua, rendendoli inutilizzabili.
- Danni alla salute: La muffa e i batteri che si sviluppano a causa dell’acqua possono causare problemi di salute, come mal di testa, irritazioni agli occhi e difficoltà respiratorie.
L’allagamento è sempre un evento grave e deleterio. Anche quelli di dimensioni minori possono causare danni economici importanti: gli elementi di arredo come tappeti o pavimenti in parquet vengono immediatamente compromessi, ma vanno considerati soprattutto gli effetti a medio e lungo termine. L’acqua, infatti, non viene mai completamente eliminata ma impregna le pareti e ristagna sotto la pavimentazione, ingiallendo i muri, generando muffe e deteriorando anche i pavimenti più resistenti.
Non vanno assolutamente sottovalutati i danni alla salute. L’acqua in ingresso contiene decine di sostanze nocive, miliardi di microorganismi, batteri e larve che persistono a lungo nei locali. L’acqua di un allagamento può essere contaminata da batteri come salmonella e shigella, che sono causa di infezioni gastrointestinali, febbre e diarrea. Inoltre favorisce la proliferazione di muffe e funghi, responsabili di problemi come mal di testa, irritazioni agli occhi e difficoltà respiratorie.
In alcuni casi l’acqua può contenere sostanze chimiche tossiche come prodotti chimici per la pulizia e detergenti che possono causare irritazioni alla pelle e alle mucose. Infine può essere un veicolo per le malattie trasmesse dagli animali come la leptospirosi.
Come si ripristina un locale dopo un allagamento?
La bonifica di un locale allagato richiede precauzioni appropriate per proteggere la salute e prevenire ulteriori contaminazioni. Per prima cosa è consigliabile evitare il contatto con l’acqua indossando guanti, maschere e occhiali protettivi e rimuovere l’acqua il più rapidamente possibile utilizzando pompe e aspiratori. Dopo che l’acqua è stata rimossa è necessario pulire e disinfettare il locale con soluzioni a base di cloro o altri disinfettanti.
Tutti i materiali e gli oggetti che sono stati a contatto con l’acqua devono essere rimossi, puliti o smaltiti in modo appropriato. Prima di abitare nuovamente il locale è importante monitorare la qualità dell’aria, soprattutto in presenza di bambini o persone anziane.
Per approfondimenti:
www.isprambiente.gov.it (mappa della popolazione a rischio alluvioni)
www.isprambiente.gov.it (mappa degli edifici a rischio alluvioni)